La Storia di Bea

Beatrice Zaccaro è nata il 15 settembre 2005 a Cantù, in provincia di Como. Nella stessa città ha frequentato le scuole elementari e medie, ottenendo ottimi risultati e raggiungendo molti traguardi scolastici e personali. È durante questi anni, infatti, che sviluppa una grande passione per l’estetica, che la orienterà verso l’Accademia PBS di Monza; dove, grazie al suo impegno, entusiasmo e determinazione, il 12 giugno 2023 ha ricevuto il suo diploma postumo da estetista.

Sfortunatamente, però, Beatrice non ha potuto ritirare personalmente questo attestato perché, pochi giorni prima, il 27 maggio 2023, è stata vittima di un tragico incidente stradale che ne ha causato la prematura scomparsa. Nonostante il dolore, i genitori, avendone precedentemente discusso con la figlia, hanno deciso di onorare il suo altruismo donando i suoi organi e salvando quattro vite: un gesto generoso, amorevole e solidale così come l’animo di Beatrice.

Già durante la sua infanzia, infatti, si era mostrata radiosa, spumeggiante ed energica: emozioni che sapeva trasmettere spontaneamente anche con un semplice ma luminoso sorriso. Un entusiasmo coinvolgente che animava la sua voglia di fare, di aiutare, di godere a pieno ogni attimo perché “la vita ci sembra domani, invece, è tutta adesso”.

È così, quindi, che vogliamo ricordare la nostra Bea: una figlia affettuosa, un’amica dolce, empatica ed altruista e, prima di tutto, una ragazza di 17 anni innamorata della vita al punto di immaginarsi eternamente giovane.

Mantenere vivo il ricordo attraverso la promozione di eventi be

Creare un'associazione che abbia l'obiettivo di preservare il nome e la storia di Bea, attraverso una serie di iniziative mirate a offrire supporto iniziale ai genitori, Massimiliano e Grazia, e in seguito a famiglie che hanno vissuto esperienze traumatiche simili. A tale scopo, si interverrà primariamente sui giovani, per i quali verranno proposte attività di vario tipo che incoraggino la creazione di legami collettivi, il lavoro di squadra e la consapevolezza dei rischi, apparentemente banali ma sfortunatamente concreti, della vita.